I predatori dell'Arca perduta
Regia: Steven Spielberg
Con Harrison Ford, Karen Allen, Paul Freeman, Denholm Elliott, Ronald Lacey, John Rhys-Davies, Alfred Molina, Wolf Kahler, Anthony Higgins
USA, 1981
E' incredibile come cambia Indiana Jones quando si toglie gli abiti da compassato professore universitario di archeologia per trasformarsi in avventuriero armato di frusta. Gli abiti sono totalmente diversi, diventa sporco e sudaticcio, sul volto compare un'ombra di barba. Ovviamente un cambiamento così radicale non è casuale, ed è del tutto voluto e sottolineato dagli autori (Steven Spielberg alla regia, George Lucas e Philip Kaufman al soggetto, Lawrence Kasdan alla sceneggiatura). Indiana Jones deriva dagli eroi della letteratura pulp e un pochino forse dai fumetti di supereroi. Non ha un'identità segreta da proteggere, però i suoi studenti farebbero fatica a credere a cosa gli succede quando si trasforma in avventuriero. Come Clark Kent si toglie gli occhiali per diventare Superman, così Indiana Jones fa lo stesso per trasformarsi in uomo d'azione.
Le radici del personaggio sono queste, e Spielberg le rispetta in una pellicola roboante dove, sullo sfondo di uno scontro manicheo con i nazisti, si susseguono trappole, scontri, ritrovamenti di tesori, combattimenti e qualunque altro spunto possa offrire l'Avventura.
Da un giocattolone costruito con ricordi che hanno il sapore dell'infanzia, gli autori del film hanno tirato fuori un eroe iconico.
Se visto con l'occhio smaliziato di un adulto anziché con l'entusiasmo dell'infanzia, il film va tenuto in considerazione da chi è interessato al tema del recepimento dei fumetti da parte del cinema, non nel senso di un adattamento ma di una derivazione filogenetica.
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