Flight (2012)
Flight
Regia: Robert Zemeckis
Con Denzel Washington, Melissa Leo, James Badge Dale, John Goodman, Don Cheadle, Kelly Reilly, Bruce Greenwood, Nadine Velazquez
USA, 2012
Denzel Washington interpreta un pilota alcolizzato che miracolosamente riesce a fare atterrare in un campo il suo aereo in avaria, evitando che si schianti rovinosamente al suolo.
Il film di Robert Zemeckis parte come un film in cui l'azione ha un ruolo importante: dalla partenza all'atterraggio, il volo fortunoso è descritto nei minimi particolari. Successivamente emerge la vera anima della pellicola, già intuibile in precedenza quando il pilota era stato mostrato a bere superalcolici e sniffare cocaina in una stanza d'albergo la notte prima della partenza e ad allungare una caraffa di aranciata con delle bottigliette di vodka all'inizio del volo. Flight è infatti un film sull'alcolismo e sulla difficoltà di ammettere a se stessi questa dipendenza, e l'incidente aereo, per quanto messo in scena in modo accurato, è solo la scintilla che fa accendere la miccia.
Sceneggiatura e regia hanno il pregio di essere equilibrate, nel senso che fondono in modo continuo e coerente la sequenza catastrofica dell'incidente aereo con la seconda parte del film che invece è più introspettiva.
E' inoltre una buona decisione quella di non eccedere nello sviluppo del tema dell'eroismo del pilota accompagnato dall'inevitabile caduta nella polvere. Ovviamente in un certo grado viene suggerito e mostrato che l'atto del protagonista è eroico e che all'inizio come tale è percepito dai media e dalla società. Per quanto detto che ci sia una componente di eroismo, con saggezza questa non viene fatta diventare prominente nell'economia del film, in modo da non "annacquare" il tema portante della pellicola.
La scelta degli autori è di concludere il film con una catarsi. Il "lieto fine" potrebbe apparire melenso e scontato, se non fosse che da qualche anno a questa parte si assiste a una fascinazione per i personaggi negativi e nichilisti e per le storie prive di speranza. In questo senso, il finale è tutt'altro che convenzionale.
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