Borsalino (1970)
Borsalino
Regia di Jacques Deray
Francia, Italia, 1970
I
protagonisti di Borsalino, ambientato nella Marsiglia degli anni
Trenta, sono due delinquenti di basso profilo, interpretati da Alain Delon e Jean-Paul Belmondo,
che dopo un iniziale diverbio a suon di cazzotti si alleano per puntare
a diventare i capi della criminalità organizzata della città.
Nel
suo essere teatrale e nell'avere i toni della commedia, il film può
essere visto come una specie di anticipo del migliore "La stangata" del
1973. Non mi meraviglierei se George Roy Hill, regista di quest'ultimo
film, avesse avuto proprio Borsalino fra i suoi punti di riferimento.
Borsalino
ha dei punti deboli che impediscono di elevarlo al di sopra della
mediocrità. Non viene approfondito a dovere il tema dell'amicizia fra i
due gangster, e la donna che scatena la lite fra i due rimane un
personaggio scialbo e lasciato nel dimenticatoio. Viene spontaneo un
confronto con "C'era una volta in America" che risulta impietoso.
E'
priva di mordente anche la sceneggiatura nel suo complesso, visto che
l'intreccio non è costruito in maniera tale da rendere memorabile il
colpo di scena finale.
Un altro aspetto che non
funziona è quello sociale. Non si percepisce la conflittualità fra i due
gangster arrivati dal basso e gli appartenenti alle classi più elevate,
nelle quali i due personaggi pretendono di mescolarsi.
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