Arrivederci professore (2018)
Arrivederci professore
Regia di Wayne Roberts
USA, 2018
In
"Arrivederci professore" il regista e sceneggiatore Wayne Roberts mette
in scena gli ultimi mesi di vita di un professore universitario che
inaspettatamente scopre di avere un cancro incurabile ai polmoni. La
brutta notizia sconvolge il protagonista, che abbandona la sua routine
di insegnante rispettabile e compassato, e cambia totalmente stile di
vita.
Per fortuna di Wayne Roberts la parte del professore è affidata a un Johnny Depp
ispirato, che si sobbarca sulle spalle le sorti del film riuscendo a
tirarne fuori qualcosa di discreto e godibile. Senza Depp a fare da
mattatore (ma in modo discreto, niente affatto istrionico) è probabile
che la pellicola sarebbe stata un disastro.
Tolta
l'interpretazione di Depp resta infatti ben poco. Il regista ha le idee
poco chiare e butta lì degli spunti senza approfondirli in maniera
adeguata oppure dimenticandoseli per strada. Dopo avere saputo della
malattia, il professore diventa un insegnante in stile Robin Williams
nell'Attimo fuggente, ma le occasioni di impartire insegnamenti inusuali
e controcorrente danno l'impressione di non assumere mai una vera
centralità (il che è una stonatura, visto che il protagonista è un
professore che decide di continuare a insegnare nonostante gli restino
pochi mesi di vita, e pretende di farlo infrangendo apertamente regole e
consuetudini). Non assumono centralità neanche i rapporti con la
moglie, la figlia e il migliore amico, e neanche con altre figure
conosciute dopo avere saputo della malattia. Il regista non è riuscito a
sviluppare niente di concreto e memorabile a proposito di nessuno di
questi aspetti.
Non sono degni di nota nemmeno i
dialoghi. Non si va oltre le banalità, anche nei momenti topici, e
questa pecca è accresciuta dal fatto che tutti i personaggi sono
acculturati e frequentano ambienti elitari.
A
proposito dell'estrazione sociale dei personaggi del film, decidere di
farli appartenere a un ambiente di alto livello è una scelta forte che
però non ha sviluppi e ripercussioni in sede di sceneggiatura.
Meno male che dura solo novanta minuti!
Nonostante tutto questo il film merita una visione, ma solo grazie a Johnny Depp che regge la baracca.
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