Persepolis
Persepolis
Regia di Majane Satrapi e Vincent Paronnaud
Francia, 2007
Nato
come fumetto dalla penna di Marjane Satrapi, Persepolis è stato
adattato dalla stessa Satrapi e da Vincent Paronnaud in un film che ha
vinto il Premio della Giuria a Cannes.
In quest'opera
autobiografica l'autrice iraniana ripercorre la sua vita dall'infanzia
all'inizio dell'età adulta. La vita personale della Satrapi è legata a
doppio filo alle vicende storiche attraversate dall'Iran nella seconda
metà del Novecento: la salita al potere dello Scià, la rivoluzione
islamica del 1979 e la guerra fra Iraq e Iran.
Del
fumetto vengono mantenuti soggetto e sceneggiatura, la caratterizzazione
grafica dei personaggi e il bianco e nero (a eccezione dell'uso del
colore nelle brevissime sequenze ambientate nel presente). L'elemento
principale di novità è lo sviluppo di fondali più elaborati e ricchi di
sfumature di grigio, oltre allo sfruttamento delle opportunità
stilistiche e narrative offerte dal linguaggio cinematografico.
Per
quanto mi riguarda - è una palese opinione personale - non sono
riuscito a empatizzare con i personaggi del film, provando disinteresse
per le loro disavventure. Tra l'altro mi è sembrato che sia stata
calcata troppo la mano sulle disgrazie, concentrandone troppe nei circa
novanta minuti della pellicola. Si dirà: "E' un film autobiografico e
quella è la vita della protagonista", ma nel concentrare una vita in
un'opera di un'ora e mezza si doveva proprio affastellare una disgrazia
dietro l'altra e politicizzare ogni singolo fotogramma?
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